lunedì 15 dicembre 2014

Ottenere un certificato per la firma per progetti opensource

Per ottenere una firma per il codice per progetti opensource ci sono una marea di siti per la ceritficazione in questo post spiegero come ottenere e attivare un codesign per java in modo gratuito.

Per prima cosa ci si deve iscrivere al sito https://en.sklep.unizeto.pl/certificate/index/index/ o http://certum.eu compilando la form con i propri dati ed inserendo open source developer nel campo Industry.

per ottenere il code signing certificate gratuito come persona individuale seguire i seguenti passi

  1. Andare su Test ID and OpenSource Code Signing certificates, compilare e spedire la form.
  2. Andare su Activate Certificates, e cliccare su Activate.
  3. Seguire il wizard dell'attivazione. Per Organization inserire "Open Source Developer". Per Organizational Unit, inserire Software Publishing.
  4. Verrà inviata una mail che chiedera la verifica della propria identità,rispondere con un link al progetto opensource e una copia di un documento accettato.
  5. In un giorno o poco più si ricewverà una mail contentente il link al certificato.
    NB. si deve aprire il link dallo stesso computer e con lo stesso browser con cui si è iniziato il processo.....
per firmare il file jar vai a firmare un file jar (cooming soon...)

lunedì 19 maggio 2014

Estendere un disco LVM con un disco aggiuntivo

Se si volesse aumentare un volume lvm inserendo un nuovo disco o come nel nostro caso creando un nuovo disco virtuale nella virtual machine

NB. tutti i comandi che dovremmo dare devono essere eseguiti come amministratore e quindi dovremmo anteporre sudo ai comandi o eseguirli da root.

 per prima cosa dobbiamo vedere come è stato montato il nostro disco dando il comando :
fdisk -l
Se il disco non è stato ancora formattato o partizionato fdisk restituirà in uscita un messaggio come il seguente, questo è normale perchè stiamo andando a creare le partizioni necessarie per le fasi successive.


questo significa che il nostro disco è montato su /dev/sdb ci servirà per lanciare fdisk.

(ci sono software che eseguno le seguenti procedure con una interfaccia grafica ad esempio Gparted noi eseguendo la procedura su di un server via ssh utilizzeremo il terminale)
dal terminale lanciare il comando
fdisk /dev/sdb
si aprirà un prompt di fdisk

  inserire i comandi nell'ordine indicato per creare una nuova partizione primaria che utilizzi completamente il disco e renda pronto per LVM.Per creare partizioni multiple di dimensioni diverse consiglio di utilizzare gparted o la guida di fdisk.

NB.le seguenti istruzioni formattano il disco quindi verificare in precedenza che il disco non contenga dati e che sia quello che vogliamo utilizzare.

  • n = creare nuova partizione
  • p = creare una partizione primaria
  • 1 = rendere la partizione la prima sul disco
  • enter = selezioniamo il primo cilindro
  • enter = selezioniamo l'ultimo cilindro

per preparare il disco all'utilizzo di LVM inserire i seguenti 2 comandi
  • t = cambia tipo di partizione
  • 8e = cambia il tipo in LVM
  •  
prima di scrivere le partizioni sul disco controllare che le informazioni saino giuste
  • p = visualizza configurazioni delle partizioni da controllare prima di scriverle sul disco
  • w = scrivi i cambiamenti su disco (non reversibile!!)

 dopo l'ultimo comando si esce da fdisk e si torna al prompt dei comandi

Ci sono tre  strumenti di base che ci permettono di ridimensionare volumi fisici,gruppi di volumi e volumi logici.(ciascuno di questi comandi deve essere preceduto da pv (volume fisico), vg (gruppi di volumi) o lv (volumi logici)in base a cosa si vuole modificare)
  • resize - può ridurre o espandere i volumi fisici e volumi logici ma non gruppi di volumi
  • extend - può ingrandire gruppi di volumi e volumi logici ma non può ridurli
  • reduce - può ridurre gruppi di volumi e volumi logici ma non puòingrandirli
adesso vediamo come aggiungere un uovo disco rigido al volume logico "lvstuff" creato in precedenza .

aggiungiamo il nuovo disco al gruppo di volumi con il comando
vgextend vgpool /dev/sdc1

 per ridimensionare il volume logico dobbiamo dire a LVM di quando vogliamo estendere o la dimensione a cui vogliamo portarlo.
per estendere il disco ad una dimensione di 8GB eseguire il comando
lvextend -L8G /dev/vgpool/lvstuff

 se volessi invece aggiungere 3GB al disco appena creato dovrei usare il comando
lvextend -L+3G /dev/vgpool/lvstuff

adesso come possiamo vedere dal messaggio che viene restituito il disco è da 11GB

se provassimo a dare il comando df -h vedremmo che lo spazio libero è identico a prima questo è dovuto al fatto che il volume logico è di 11GB ma il filesystem su questo volume è ancora della dimensione precedente. Per far utilizzare al filesystem tutto lo spazio che è stato predisposto basta far puntare il comando resize2fs al volume logico e il gioco è fatto.
resize2fs /dev/vgpool/lvstuff

NB. questo comando si riferisce a ext3/4 per filesystem differenti vedere il comando di resize addatto.

lunedì 2 settembre 2013

Avviare al boot un programma con wine che necessita di finestre

Per avviare un software studiato per windows sul proprio server Ubuntu si deve dapprima avere installato wine con il comando
sudo apt-get install wine
se possibile installare l'ultima versione aggiungendo un file col nome ppawine.list (o altro nome la cosa importante è che il file termini con .list) dentro /etc/apt/sources.list.d/ e dentro ci scrivi gli indirizzi del repository cercandoli alla pagina https://launchpad.net/~ubuntu-wine/+archive/ppa (ad oggi NDR l'ultima versione è la 1.4) per la propria distribuzione es.
deb http://ppa.launchpad.net/ubuntu-wine/ppa/ubuntu lucid main
deb-src http://ppa.launchpad.net/ubuntu-wine/ppa/ubuntu lucid main
se dovesse venir richiesta una chiave si deve aggiungerla con il comando
sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com CHIAVE
dove CHIAVE è il numero della chiave pubblica che compare nell'errore dopo aver fatto
sudo apt-get update
lanciare il programma all' avvio con una delle 2 modalità dapprima si crea un file .sh dove verranno inseriti i comandi che ci servono per far partire l'applicazione poi si deve dargli i permessi di esecuzione tramite il comando
sudo chmod a+x nomefile.sh
ed ecco le due strade
  1. Se il programma non ha "urgenza" di essere avviato o per meglio dire non ha priorità specifiche è sufficiente aggiungereal file /etc/rc.local il lancio del nostro file
  2. copiare il file in /etc/init.d/ e succesivamente lanciare
sudo update-rc.d nomescript.sh defaults
per eliminare
sudo update-rc.d nomescript.sh remove
esempio file .sh
/usr/bin/wine /var/provaserver/programma.exe 2>/home/utente/log_provaserver.log
il 2> serve per avere in un file gli eventuali errori
il problema nasce dal fatto che wine o meglio il software che avviamo da wine deve aprire una finestra sul display e quindi lanciandolo dal boot si otterrà questo errore nel file di log
Application tried to create a window, but no driver could be loaded.
Make sure that your X server is running and that $DISPLAY is set correctly.
err:systray:initialize_systray Could not create tray window
per ovviare a questo problema ci viene in aiuto xvfb che tramite il comando xvfb-run avvia ad un server X virtuale il comando, dobbiamo quindi modificare il nostro fle sh nel seguente modo
xvfb-run/usr/bin/wine /var/provaserver/programma.exe 2> /home/utente/log_provaserver.log
risolvendo il problema e facendo funzionare il nostro programma. 

Se come nel nostro caso il computer dovesse non proseguire con il boot a causa del programma che abbiamo avviato dovremmo inserire la & dopo il comando ma prima di 2> e per sicurezza utilizziamo anche nohup che ci permette di avviarlo senza creare un terminale riducendo le possibilità di terminare involotariamente l'esecuzione del programma:
nohup xvfb-run/usr/bin/wine /var/provaserver/programma.exe & 2> /home/utente/log_provaserver.log

martedì 25 settembre 2012

Connettersi ad un database remoto con mysql

Qualche volta si ha la necessità di connettersi a dati (tabelle) che si trovano su di un server MySQL remoto, MySQL ci mette a disposizione un tipo federated che fa proprio al caso nostro.

Il tipo FEDERATED ci da la possibilità di accedere ai dati che risiedono su di un'altro database remoto senza dover replicare il database. Quando utilizziamo una tabella definita FEDERATED, le query eseguite sul server locale vengono eseguite automaticamente sulle tabelle remote questo ci consente di non avere alcun dato salvato sulla tabella locale.


Per prima cosa si deve verificare che il protocollo federated sia abilitato utilizzando il seguente comando da riga di comando Mysql.

mysql> show engines;

+------------+---------+----------------------------------------------------------------+
| Engine     | Support | Comment                                                        |
+------------+---------+----------------------------------------------------------------+
| InnoDB     | YES     | Supports transactions, row-level locking, and foreign keys     |
| MRG_MYISAM | YES     | Collection of identical MyISAM tables                          |
| BLACKHOLE  | YES     | /dev/null storage engine (anything you write to it disappears) |
| CSV        | YES     | CSV storage engine                                             |
| MEMORY     | YES     | Hash based, stored in memory, useful for temporary tables      |
| FEDERATED  | YES     | Federated MySQL storage engine                                 |
| ARCHIVE    | YES     | Archive storage engine                                         |
| MyISAM     | DEFAULT | Default engine as of MySQL 3.23 with great performance         |
+------------+---------+----------------------------------------------------------------+


se nella colonna support non dovesse essere abilitato si deve aggiungere federated=ON nella sezione [mysqld] del file di configurazione my.cnf e riaviarre il server

Per creare una tabella FEDERATED si devono seguire i seguenti passi:
  1. Creare la tabella sul server remoto. In alternativa si prenda nota della definizione della tabella esistente che si può vedere tramite il comando SHOW CREATE TABLE .
  2. Creare la tabella sul server locale utilizzando la stessa definizione aggiungendo però le informazioni di connessione che collegano alla tabella remota.
il collegamento alla tabella remota si può eseguire in 2 modi usando una connection string (contente il nome del server, utente, password) oppure creando precedentemente una connessione al server remoto

vediamo le due alternative.

Per esempio creiamo la seguente tabella sul server remoto:

CREATE TABLE test_table (
    id     INT(20) NOT NULL AUTO_INCREMENT,
    name   VARCHAR(32) NOT NULL DEFAULT '',
    other  INT(20) NOT NULL DEFAULT '0',
    PRIMARY KEY  (id),
    INDEX name (name),
    INDEX other_key (other)
) 
  1. Creazione tabella FEDERATED usando CONNECTION 
    
    

Per usare questo metodo si deve specificare la CONNECTION string dopo aver speficato il parametro ENGINE nel  CREATE TABLE .
Per esempio:
CREATE TABLE federated_table (
    id     INT(20) NOT NULL AUTO_INCREMENT,
    name   VARCHAR(32) NOT NULL DEFAULT '',
    other  INT(20) NOT NULL DEFAULT '0',
    PRIMARY KEY  (id),
    INDEX name (name),
    INDEX other_key (other)
)
ENGINE=FEDERATED
DEFAULT CHARSET=latin1
CONNECTION='mysql://fed_user@remote_host:9306/federated/test_table';

Note

La CONNECTION string contiene tutte le informazioni che servono per collegarsi al computer remoto ovvero specifica il nome del server, le credenziali di accesson il numero della porta e le informazioni relative al database e la tabella di riferimento.
Nell'esempio la tabella remota è sul server  remote_host, usa la porta 9306 (il nome server e porta possono essere sostituiti anche dall'indirizzo IP) l'utenet è fed_user, il dabase è federated e la tabella remota si chiama test_table

 La sintassi della CONNECTION STRING è:

scheme://user_name[:password]@host_name[:port_num]/db_name/tbl_name 
 
Dove:
  • scheme: Protocollo di connessione conosciuto. Solo mysql è supportato come valore di questo attributo. 
  • user_name: Il nome utente per la connessione che deve essere creato sul server remoto e deve avere i privilegi per eseguire le azioni richieste (SELECT, INSERT, UPDATE) sulla tabella remota.
  • password: (facoltativo) la password corrispondente all'utente user_name.
  • host_name: Il nome dell'host o l'indirizzo IP dello stesso.
  • port_num: (facoltativo) Il numero di porta del server. Di default è 3306.
  • db_name: Il nome del database che contiene la tabella che ci interessa.
  • tbl_name: Il nome della tabella remota. Il nome della tabella remota e quella locale non devono necessariamente coincidere.
Esempi di connection strings:
CONNECTION='mysql://username:password@hostname:port/database/tablename'
CONNECTION='mysql://username@hostname/database/tablename'
CONNECTION='mysql://username:password@hostname/database/tablename'
  1. Creazione tabella FEDERATED usando CREATE SERVER 
 Se si devono creare più di una tabella FEDERATED sullo stesso server o semplicemente se si vuole semplificare il processo di creazione si può usare CREATE SERVER per definire i parametri di connesione al server, 

Il formato di CREATE SERVER è:


CREATE SERVERserver_name
FOREIGN DATA WRAPPER wrapper_name
OPTIONS (option [, option] ...)
 
 per esempio per creare un server identico alla CONNECTION string:

CONNECTION='mysql://fed_user@remote_host:9306/federated/test_table';
 
 Si usa il seguente codice:

CREATE SERVER fedlink
FOREIGN DATA WRAPPER mysql
OPTIONS (USER 'fed_user', HOST 'remote_host', PORT 9306, DATABASE 'federated');
 
Per creare un tabella FEDERATED che usa questa connesionne si deve utilizzare la keyword  CONNECTION specofocando il nome che si ha utilizzato nella creazione del server

CREATE TABLE test_table (
    id     INT(20) NOT NULL AUTO_INCREMENT,
    name   VARCHAR(32) NOT NULL DEFAULT '',
    other  INT(20) NOT NULL DEFAULT '0',
    PRIMARY KEY  (id),
    INDEX name (name),
    INDEX other_key (other)
)
ENGINE=FEDERATED
DEFAULT CHARSET=latin1
CONNECTION='fedlink/test_table';
 
Nel parametro CONNECTION dell'esempio si trova il nome della connessione al server (fedlink) e il nome della tabella remota (test_table)separate da /.
Se si specifica solo il nome della connessione senza il nome della tabella viene preso
Per maggiori informazioni CREATE SERVER Syntax”.

CREATE SERVER accetta gli stessi parametri della connction string.
Queate informazioni vengono inserite nella tabella mysql.servers, nella tabella seguente ci sono le corrispondenze con i valori inseriti nella connection string e quelli inseriti nella tabella.
la connection string di rifermineto è :

scheme://user_name[:password]@host_name[:port_num]/db_name/tbl_name 
 
Description CONNECTION string CREATE SERVER option mysql.servers column
Connection scheme scheme wrapper_name Wrapper
Remote user user_name USER Username
Remote password password PASSWORD Password
Remote host host_name HOST Host
Remote port port_num PORT Port
Remote database db_name DATABASE Db

Alcune cose importanti da ricordare :


  • Le tabelle FEDERATED possono essere replicate sui server slave previo verifica che il server slave possa utilizzzare la combinazion euser/password definite nella connection string (o nel record della tabella mysql.servers ) per connettersi al server remoto.
  • il server remoto deve essere un server MySQL .
  • La tabella remota a cui si fa riferimento deve esistere prima che si tenti l' accesso via tabella FEDERATED.
  • una tabella FEDERATED può puntare ad un'altra tabella dello stesso tipo facendo attenzione a non creare un loop tra le connessioni.
  • Una tabella FEDERATED non supporta gli indice perchè l'accesso alla tabella è definito in remoto, e deve essere la tabella remota che ha il supporto per gli indici.
    Si deve prestare attenzione quando si crea una tabella FEDERATED in quanto la definizione dell'indice da un equivalente MyISAM o di altra tabella potrebbero non essere supportate
    Ad esempio, la creazione di una tabella FEDERATED con indice su una colonna VARCHAR, TEXT o BLOB avrà esito negativo. La seguente definizione in MyISAM è valida


    CREATE TABLE `T1`(`A` VARCHAR(100),UNIQUE KEY(`A`(30))) ENGINE=MYISAM;
     
    La definizione della chiave in questo esempio non è compatibile con il motore FEDERATED, e la dichiarazione equivalente avrà esito negativo:
     
    CREATE TABLE `T1`(`A` VARCHAR(100),UNIQUE KEY(`A`(30))) ENGINE=FEDERATED
      CONNECTION='MYSQL://127.0.0.1:3306/TEST/T1';
     
    Se possibile, si dovrebbe cercare di separare la definizione di colonna e indice per creare tabelle sia sul server remoto e il server locale per evitare questi problemi di indice.
  • Il protocollo FEDERATED supporta SELECT, INSERT, UPDATE, DELETE, TRUNCATE TABLE, e gli indici. Non supporta ALTER TABLE, o qualsiasi istruzione DDL che modifichi la struttura della tabella come DROP TABLE. La corrente implementazione non supporta l'uso di funzioni preparate e nemmeno le transizioni sono supportate.
  • il protocollo FEDERATED accetta inserimento ... con chiavi duplicate , ma se vi èuna violazione di chiave duplicata il la chiarazione fallisce con un errore
  • La velocità di una tabella FEDERATED per inserimenti massivi (per esempio, INSERT INTO ... SELECT ...) è più lenta di ogni altro tipo di tabella perche ogni riga selezionata viene trattata come un INSERT individuale sulla tabella FEDERATED.
  • Prima di MySQL 5.1.21, per un inserimento di righe multiple in una tablella FEDERATED, se l'inserimento creava un errore su di una riga dovuto ad una violazione di un vincolo, la tabella remota contenteva un aggiornamento parziale contenente le righe precendi a quella che ha causato l'errore invece di una cancellazione totale questo è dovuto al fatto che ogni INSERT è un'operazione a se stante. DopoMySQL 5.1.21, il protocollo FEDERATED consente inserimenti di massa che vengono spediti in remoto.Questo permette miglioramenti di prestazioni e se la tabella remota e di tipo transactional, è possibile il ripristino completo al verificarsi di un errore.
    Questa possibilità ha le seguenti limitazioni:
    • La dimensione degli inserimenti non deve superare la dimensione massima di un pacchetto per il server altrimenti verrà diviso in più pacchetti che renderebbero il ripristino problematico.
    • l'inserimento massivo non avviene per INSERT ... ON DUPLICATE KEY UPDATE.
  • Non c'è modo per il protocollo FEDERATED di sapere se la tabella remota ha subito cambiamenti.Il motivo è che queste tabelle sono utilizzate come file di dati che non possono essere modificate dal sistema. l'integrità dei dati nel database locale può rompersi se ci fossero cambiamenti al database remoto. (There is no way for the FEDERATED engine to know if the remote table has changed. The reason for this is that this table must work like a data file that would never be written to by anything other than the database system. The integrity of the data in the local table could be breached if there was any change to the remote database.)
  • Se usi una CONNECTION string, non puoi usare il carattere '@' nella password. Si può ovviare al problema creando una connessione via CREATE SERVER.
  • le opzioni insert_id e timestamp non vengono riportate sul server
  • Qualsiasi DROP TABLE su una tabella FEDERATED cancella solo la tabella locale e non la remota.
  • le tabelle FEDERATED non funzionano con le query nella cache
  • User-defined partitioning is not supported for FEDERATED tables. Beginning with MySQL 5.1.15, it is no longer possible to create such tables at all. 

giovedì 9 febbraio 2012

Installazione pacchetto ted per la conversione di rtf in pdf

Ted è una Gui per la visualizzazione e la modifica di file Rtf che grazie a degli script permette di convertire tali Rtf in Pdf , Html ecc..

Le dipendenze di questo pacchetto sono:

Per installare il pacchetto ted si deve inanzitutto installare la libreria lesstif2 ( le altre dipenze solitamente sono già soddisfatte


sudo aptitude install lesstif2
 scaricare i pacchetti .deb da launchpad
  • prima di tutto il file ted-common ( al momento siamo alla versione 2.17)

    wget http://launchpadlibrarian.net/11313542/ted-common_2.17-1ubuntu1_all.deb


    sudo dpkg -i ted-common_2.17-1ubuntu1_all.deb
  • nel mio caso devo installare il pacchetto per processore 64bit
    wget https://launchpad.net/ubuntu/+source/ted/2.17-1ubuntu1/+build/489695/+files/ted_2.17-1ubuntu1_amd64.deb

    sudo dpkg -i
    ted_2.17-1ubuntu1_amd64.deb
  • Con i seguenti script è possibile convertire tramite shell i documenti rtf in vari formati.

  1. rtf2pdf.sh
    #!/bin/sh
    
    ########################################################################
    #
    #  Convert an rtf document to pdf format using 'Ted' and 'GhostScript'.
    #
    #  Usage rtf2pdf.sh --paper paper something.rtf something.pdf
    #  Or  rtf2pdf.sh something.rtf something.pdf
    #
    #  Valid values for paper are a4, a5, a6, letter, legal and executive
    #
    #  This is an example. Refer to http://www.nllgg.nl/Ted/index.html for the
    #  'Ted' documentation.
    #
    #  If you want 'Ted' to set configurable resources, use
    #  Ted  --printToFilePaper --setProperty ... in the Ted way. E.G:
    #  Ted  --setProperty usePostScriptFilters 1 \
    # --setProperty usePostScriptIndexedImages 1  \
    # --setProperty afmDirectory /usr/share/ghostscript/fonts  \
    # --setProperty fontDirectory /usr/share/ghostscript/fonts  \
    # --setProperty ghostscriptFontmap \
    #    /usr/share/ghostscript/6.53/lib/Fontmap \
    # --setProperty ghostscriptFontToXmapping \
    #    /usr/share/ghostscript/6.53/lib/fonts.dir \
    # --printToFilePaper .....
    #  This has the advantage over the ++printToFilePaper call and X11 
    #  resource settings with -xrm Ted.usePostScriptFilters:1 style arguments 
    #  that it does not require an X11 server.
    #  The settings can also be stored in /etc/Ted.properties or in 
    #  $(HOME)/.Ted.properies files. Refer to the Ted documentation for 
    #  more details.
    #
    #  The file /usr/share/ghostscript/version/doc/Ps2pdf.htm documents 
    #  many settings for ghostscript that influence the generation of pdf.
    #  The actual meaning of the parameters is explained in Adobe technical 
    #  note #5151: "Acobat Distiller Parameters". With some effort, note #5151 
    #  can be found using the search facility on www.adobe.com.
    #
    #  To disable jpeg compression of 8 bit per component images:
    #      -dAutoFilterColorImages=false -dEncodeColorImages=false
    #  or
    #      -dAutoFilterColorImages=false -sColorImageFilter=FlateEncode
    #  to enable: (default)
    #      -dAutoFilterColorImages=true
    #
    #  To produce uncompressed pdf:
    #      -dCompressPages=false
    #  To produce compressed pdf: (default)
    #      -dCompressPages=true
    #
    #  Depending on your temper, you could also have a look at the pdfopt script
    #
    ########################################################################
    
    PAPER=
    PARAMS="--setProperty usePostScriptFilters 1 --setProperty usePostScriptIndexedImages 1"
    
    ps=/tmp/$$.ps
    trap "rm -f ${ps}" 0
    
    case $# in
        1|2)
     ;;
        3|4)
     case $1 in
         --paper)
      ;;
         *)
      echo $0: '$1='$1 'Expected --paper'
      exit 1
      ;;
     esac
    
     case $2 in
         a4|a5|a6|letter|legal|executive)
      PAPER=$2
      ;;
         *)
      echo $0: '$2='$2 'Expected a4|a5|a6|letter|legal|executive'
      exit 1
      ;;
     esac
     shift; shift;
     ;;
        *)
     echo $0: '$#='$#
     exit 1
     ;;
    esac
    
    case $# in
        1)
     rtf="$1";
     pdf=`basename "$1" .rtf`.pdf
     ;;
        2)
     rtf="$1";
     pdf="$2";
     ;;
        *)
     echo $0: '$#='$#
     exit 1
     ;;
    esac
    
    case $PAPER in
        ?*)
     Ted ${PARAMS} --printToFilePaper "$rtf" "$ps" $PAPER
    
     gs -q -dNOPAUSE    \
      -sDEVICE=pdfwrite   \
      -sPAPERSIZE=$PAPER   \
      -sOutputFile="$pdf"   \
      "$ps"     \
      -c quit
     ;;
        *)
     Ted ${PARAMS} --printToFile "$rtf" "$ps"
    
     gs -q -dNOPAUSE    \
      -sDEVICE=pdfwrite   \
      -sOutputFile="$pdf"   \
      "$ps"     \
      -c quit
     ;;
    esac
  2. rtf2ps.sh
    #!/bin/sh
    
    ########################################################################
    #
    #  Convert an rtf document to PostScript format using 'Ted'.
    #
    #  Usage rtf2ps.sh --paper paper something.rtf something.ps
    #  Or  rtf2ps.sh something.rtf something.ps
    #
    #  Valid values for paper are a4, a5, a6, letter, legal and executive
    #
    #  This is an example. Refer to http://www.nllgg.nl/Ted/index.html for the
    #  'Ted' documentation.
    #
    #  If you want 'Ted' to set configurable resources, use
    #  Ted  --printToFilePaper --setProperty ... in the Ted way. E.G:
    #  Ted  --setProperty usePostScriptFilters 1 \
    # --setProperty usePostScriptIndexedImages 1  \
    # --setProperty afmDirectory /usr/share/ghostscript/fonts  \
    # --setProperty fontDirectory /usr/share/ghostscript/fonts  \
    # --setProperty ghostscriptFontmap \
    #    /usr/share/ghostscript/6.53/lib/Fontmap \
    # --setProperty ghostscriptFontToXmapping \
    #    /usr/share/ghostscript/6.53/lib/fonts.dir \
    # --printToFilePaper .....
    #  This has the advantage over the ++printToFilePaper call and X11 
    #  resource settings with -xrm Ted.usePostScriptFilters:1 style arguments 
    #  that it does not require an X11 server.
    #  The settings can also be stored in /etc/Ted.properties or in 
    #  $(HOME)/.Ted.properies files. Refer to the Ted documentation for 
    #  more details.
    #
    ########################################################################
    
    PAPER=
    
    case $# in
        1|2)
     ;;
        3|4)
     case $1 in
         --paper)
      ;;
         *)
      echo $0: '$1='$1 'Expected --paper'
      exit 1
      ;;
     esac
    
     case $2 in
         a4|a5|a6|letter|legal|executive)
      PAPER=$2
      ;;
         *)
      echo $0: '$2='$2 'Expected a4|a5|a6|letter|legal|executive'
      exit 1
      ;;
     esac
     shift; shift;
     ;;
        *)
     echo $0: '$#='$#
     exit 1
     ;;
    esac
    
    case $# in
        1)
     rtf="$1";
     ps=`basename "$1" .rtf`.ps
     ;;
        2)
     rtf="$1";
     ps="$2";
     ;;
        *)
     echo $0: '$#='$#
     exit 1
     ;;
    esac
    
    case $PAPER in
        ?*)
     Ted --printToFilePaper "$rtf" "$ps" $PAPER
     ;;
        *)
     Ted --printToFile "$rtf" "$ps"
     ;;
    esac
    
  3. rtf2txt
    #!/bin/sh
    
    ########################################################################
    #
    #  Convert an rtf document to plain text format using 'Ted'.
    #
    #  Usage rtf2txt.sh something.rtf something.txt
    #
    #  This is an example. Refer to http://www.nllgg.nl/Ted/index.html for the
    #  'Ted' documentation.
    #
    ########################################################################
    
    case $# in
        1)
     rtf="$1";
     txt=`basename "$1" .rtf`.txt
     ;;
        2)
     rtf="$1";
     txt="$2";
     ;;
        *)
     echo $0: '$#='$#
     exit 1
     ;;
    esac
    
    Ted --saveTo "$rtf" "$txt"
  4. rtftohtml
    #!/bin/sh
    
    ########################################################################
    #
    #  Convert an rtf document to plain text format using 'Ted'.
    #
    #  Usage rtf2txt.sh something.rtf something.txt
    #
    #  This is an example. Refer to http://www.nllgg.nl/Ted/index.html for the
    #  'Ted' documentation.
    #
    ########################################################################
    
    case $# in
        1)
     rtf="$1";
     txt=`basename "$1" .rtf`.html
     ;;
        2)
     rtf="$1";
     html="$2";
     ;;
        *)
     echo $0: '$#='$#
     exit 1
     ;;
    esac
    
    Ted ++saveTo "$rtf" "$html"


Creare .deb da un .tar.gz con checkinstall

Checkinstall è una utilità molto utile per creare pacchetti .deb per Debian o Ubuntu da file .tar.gz (o .tgz) di sorgenti dopo averli compilati nella tua distribuzione.
Praticamente si prepara il pacchetto per un successivo utilizzo senza il bisogno di compilare il tutto sulla tua macchina linux.
Un'altra applicazione di checkinstall è la disinstallazione del pacchetto dopo averlo installato dai sorgenti.
Come avrete notato non tutti i programmi aggiungono la regola "uninstall" al Makefile e quindi il comando "make uninstall" non andrebbe a buon fine.
La soluzione migliore è utilizzare checkinstall pre preparare i pacchetti dai sorgenti e installarli e disinstallarli con dpkg.
Questa procedura spiga come preparare il .deb di clamav dai sorgenti
  1. installare checkinstall
    sudo aptitude -y install checkinstall
    (Ubuntu, Debian e derivate)
  2. Reperire i sorgenti da installare
    wget http://mesh.dl.sourceforge.net/sourceforge/clamav/clamav-0.81.tar.gz (per esempio)
  3. Installare le dipendenze e le librerie che servono per il funzionamento del pacchetto
    sudo aptitude install libgmp3 libgmp3-dev
  4. Compilare i sorgenti
    tar xvfz clamav-0.81.tar.gz
    cd clamav-0.81/
    ./configure --sysconfdir=/etc
    make
  5. Esegui checkinstall e segui le istruzioni (descrizione pacchetto ecc..):
    sudo checkinstall -D make install
  6. Quando sarà finito avremo clamav-0.81_0.81-1_i386.deb e si potrà installarlo con sudo dpkg -i clamav-0.81_0.81-1_i386.deb oppure copiarlo su un'altro computer per un'altra installazione.

lunedì 19 dicembre 2011

Autenticarsi ad un dominio Active directory con PHP e Open LDAP

Per prima cosa si deve verificare che ci sia il supporto LDAP installate.
Per verificare questo basta creare un pagina informazioni con:
echo phpinfo();
 Se eseguiamo la pagina e si vede il supporto LDAP allora siamo pronti altrimenti si deve ricompilare php con il supporto LDAP aggiungendo l'opzione --with-ldap[=DIR] per configurarlo.
Utilizzando Ubuntu in alternativa si possono installare i pacchetti occorrenti tramite i comandi:
sudo apt-get install slapd ldap-utils
andare nella configurazione di php
/etc/php5/apache/php.ini
aggiungendo :
extension=mod_ldap.so
poi riavviare apache sudo /etc/init.d/apache2 restart
sudo apt-get install php5-gd php5-ldap
sudo /etc/init.d/apache2 restart
dopodichè siamo pronti per creare la pagina di collegamento ad Active directory

che sarà:
// basic sequence with LDAP is connect, bind, search, interpret search
// result, close connection
$ldapserver="indirizzo ip o nome host del server Active Directory";
$ldaprdn ="Nome Utente";
$ldappass ="Password relativa all'utente"; //questi ultimi 2 dati si possono prenderre anche da
                                                                //una form HTML
$filter ="mail=*";

echo "

LDAP query test

";
echo "Connesione ...";
//connessione al server
$ds=ldap_connect($ldapserver);  //  deve essere un nome server LDAP valido!
echo "risultato di connessione : " . $ds . "
";

if ($ds) {
    echo "Autenticazione ...";
    $utente=$ldaprdn ."@". $ldapserver; //spesso il nome utente deve essere seguito da nome del
                                                             //server es. Utente@Server_LDAP
    echo $utente;
    $lv = ldap_set_option($ds, LDAP_OPT_PROTOCOL_VERSION, 3);
    $r=ldap_bind($ds,$utente,$ldappass);
    echo "Risultato della connessione: " . $r . "
";
<--------------------------------da verificare --------------------------->
    echo "Searching for (sn=S*) ...";
    // Search surname entry
    $sr=ldap_search($ds,"dc=provincia,dc=tn,dc=it",$filter);
    echo "Search result is " . $sr . "
";

    echo "Number of entires returned is " . ldap_count_entries($ds, $sr) . "
";

    echo "Getting entries ...";
    $info = ldap_get_entries($ds, $sr);
    echo "Data for " . $info["count"] . " items returned:
";

    for ($i=0; $i<$info["count"]; $i++) {
        echo "dn is: " . $info[$i]["dn"] . "
";
        echo "first cn entry is: " . $info[$i]["cn"][0] . "
";
        echo "first email entry is: " . $info[$i]["mail"][0] . "

";
    }
    echo" get DN
";
    $dn = ldap_get_dn ($ds,$resource);
    echo "result is " . $dn;
    $informazioni=ldap_get_entries ($ds);
    echo "- numero entrate ".$informazioni['count'];
    echo "
";
    echo "Closing connection";
    ldap_close($ds);

} else {
    echo "

Unable to connect to LDAP server

";
}
?>

da verificare e spiegare le funzioni.